L’economia circolare è uno dei pilastri della nostra Strategia di Sostenibilità. Promuoviamo un approccio sempre più integrato così da trasformare i rifiuti in nuove risorse.
Ci impegniamo ad adottare un approccio circolare utilizzando i rifiuti come fonte di energia per i nostri forni.
L’utilizzo dei rifiuti come combustibili all’interno dei forni da cemento è un'opzione consolidata ed efficace dal punto di vista ambientale e una soluzione circolare per i materiali a fine vita. Non solo recupera il contenuto energetico dei rifiuti, ma ne ricicla anche il contenuto minerale in prodotti di alto valore.
Tale soluzione comporta una riduzione delle materie prime e del consumo di combustibili fossili, mitigando l'effetto dei gas serra. Offre inoltre una soluzione efficace per la gestione dei rifiuti (ad esempio, stoccaggio e smaltimento). Tale riutilizzo dei rifiuti consente di prevenire l'inquinamento da plastica nell'ambiente e di evitare opzioni non sostenibili dal punto di vista ambientale, come lo smaltimento in discarica.
I combustibili e le materie prime alternative
L’energia termica prodotta nei nostri stabilimenti viene generata dalla combustione di fonti fossili (olio combustibile, petcoke, carbone e gas naturale) e in parte, da combustibili alternativi, come oli esausti, pneumatici, Gomme e materie plastiche.
Il nostro obiettivo è quello di portare l’utilizzo di combustibili alternativi al 50% del totale per la produzione di cemento grigio e al 13% per il cemento bianco. La percentuale del cemento bianco è più ridotta poiché le specifiche sul mercato impongono rigorosi standard di coerenza cromatica che sarebbero compromessi con l'utilizzo di combustibili alternativi.
Oltre ai combustibili indispensabili per attuare il processo, la produzione del cemento richiede grandi quantitativi di materie prime di origine naturale come rocce calcaree, argilla e gesso, estratte da cave naturali che hanno caratteristiche differenti.
Trattandosi di ecosistemi naturali con un preciso equilibrio naturale, calcoliamo l’impatto delle nostre attività per contenere gli effetti sulle aree interessate e perseguiamo l’obiettivo di ridurre l’utilizzo di materie prime non rinnovabili, promuovendo l’uso di materie prime alternative.
Abbiamo stabilito infatti di ridurre il clinker ratio dal 79% al 64% per il cemento grigio e dal 79% al 78% per il cemento bianco, anche sostituendo il clinker con materie prime alternative, come ceneri volanti e loppa d’altoforno.
Delle circa 15 milioni di tonnellate di materiali usati nel 2023 per produrre cemento nei nostri impianti, quasi il 12% era riciclato, comprese le ceneri volanti, la loppa d’altoforno e altri additivi derivanti dalle attività estrattive della cava interna all’impianto di CCB in Belgio.
In sintesi: gli obiettivi al 2030
Cemento grigio | Cemento bianco | |||
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2023 | 2030 | 2023 | 2030 | |
Utilizzo dei combustibili alternativi | 33% del totale | 48% del totale | 2% del totale | 14% del totale |
Clinker ratio | 79% | 64% | 79% | 78% |
I rifiuti come materia prima secondaria
I rifiuti sono una fonte non solo di materie riciclabili, ma anche di combustibili alternativi con un elevato potere calorifico. L’impiego di combustibile alternativo derivato da rifiuti solidi urbani e da rifiuti industriali apporta elevati benefici ambientali, perché riduce l’uso di combustibili fossili e offre una soluzione ai problemi di stoccaggio e smaltimento.
Da un punto di vista del business, il Gruppo è stata una delle prime realtà industriali a cogliere questa opportunità, e dal 2009 è presente nel settore delle energie rinnovabili, del trattamento e della gestione dei rifiuti industriali e urbani. Queste operazioni sono condotte attraverso Recydia, che possiede le attività di Sureko in Turchia.
Gli impianti di trattamento del Gruppo Cementir hanno prodotto, nel 2023, oltre 11.000 tonnellate di combustibile da rifiuti.
Adottiamo le tecnologie biologiche più avanzate, riducendo al minimo la messa in discarica e contribuendo alla riduzione delle emissioni di gas serra.
Inoltre, a differenza di quello che avviene nei termovalorizzatori, l’utilizzo di rifiuti come combustibile alternativo nei cementifici non produce rifiuti residui in quanto la cenere derivante dalla combustione viene riciclata nella produzione del cemento stesso.
Nel corso del 2023 gli impianti del Gruppo hanno raccolto e trattato oltre 60.000 tonnellate di rifiuti: il 4% sono rifiuti solidi urbani mentre il 96% rifiuti industriali.