Affrontiamo i problemi ambientali e il cambiamento climatico riducendo le emissioni di CO₂, il consumo di energia, il prelievo di acqua e preservando gli habitat naturali e la loro biodiversità nelle aree circostanti gli stabilimenti.
L'estrazione delle materie prime - prima fase della produzione di cemento e aggregati - ha inevitabilmente un impatto sull'ambiente naturale e sociale circostante: la rimozione del suolo e i cambiamenti nella topografia dell'area possono influire sugli ecosistemi locali e sui bacini idrografici.
Minimizzare l'impatto ambientale è quindi una priorità fondamentale per Cementir per poter operare in modo sostenibile.
Il Gruppo estrae una parte importante del suo fabbisogno di materie prime da risorse proprie controllate (cave) adottando principi minerari responsabili e sostenibili per le sue operazioni di estrazione.
Gli impatti possono essere trattati e mitigati con successo attraverso lo sviluppo e l'attuazione di un efficace piano di riabilitazione delle cave e di un piano di gestione della biodiversità, in particolare nelle aree ad alta biodiversità.
In linea con gli impegni di Cementir nel 2022 è stata emanata una linea guida di Gruppo, coerente con gli standard di settore e allineata alle linee guida di sostenibilità della GCCA (Global Cement and Concrete Association), per fornire indicazioni per lo sviluppo e l’attuazione di piani di biodiversità e riconversione nei siti di cave e pozzi.
I nostri impegni
- Avremo piani di riconversione per tutti i siti attivi.
- Avremo delle raccomandazioni per il miglioramento della biodiversità da integrare nelle valutazioni di impatto ambientale o nei piani di riconversione per qualsiasi nuovo sito di estrazione.
- Miriamo a valutare tutti i siti di estrazione e a identificare i siti che hanno un alto valore di biodiversità.
- Miriamo ad avere piani di gestione della biodiversità per tutti i siti ad alto valore di biodiversità.
Obiettivi
- Piano di riconversione in tutti i siti attivi entro il 2025: 100%.
- Valutazione del valore della biodiversità dei siti attivi entro il 2030: 100%.
- Valutazione del valore della biodiversità di tutti i siti e piano di gestione della biodiversità per tutti i siti ad alta biodiversità entro il 2030: 100%.
La gestione delle attività estrattive
Prima di decidere di acquisire e aprire una nuova cava sono attentamente studiati e pianificati gli aspetti di sicurezza, gli eventuali effetti sull’ambiente, sulla flora e sulla fauna e sulle risorse idriche. Valutiamo sempre anche gli eventuali impatti sociali ed i piani di recupero del territorio una volta concluse le operazioni in cava.
Il nostro obiettivo è sempre quello di minimizzare o eliminare qualsiasi potenziale impatto negativo che potrebbe verificarsi come conseguenza delle attività di estrazione, ma lavoriamo anche per incrementare i potenziali impatti positivi, ove possibile.
Parte del nostro lavoro rientra anche nella gestione dei rischi: analizziamo i rischi ambientali per garantire il rispetto delle normative vigenti e dei migliori standard ambientali e Best Available Technique (BAT) e ci coordiniamo affinché tutti i business del Gruppo operino con un sistema di gestione ambientale certificato.
Con le nostre attività di cava colleghiamo e diamo priorità a tre degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite con azioni specifiche.
SDG 9: |
SDG 12: |
SDG 15: |
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Il piano di riabilitazione delle cave
Le esigenze di utilizzo del territorio dopo la chiusura sono chiaramente valutate quando si avvia un piano di riabilitazione, anche se questo può evolvere nel corso della vita della cava, in modo da garantire che il sito sia lasciato in condizioni sicure e stabili come principio cardine.
Il piano di riabilitazione viene sviluppato insieme al piano minerario, prima dell'inizio delle attività estrattive, con una chiara serie di obiettivi e traguardi misurabili, che riflettano i requisiti legislativi (come massima priorità) e comprendano le considerazioni ambientali, comprese quelle relative alla biodiversità e al capitale naturale. Un adeguato adattamento del terreno è anche una garanzia per il successo delle attività di rivegetazione, con le quali è possibile recuperare la funzionalità dell'ecosistema.
Cementir Holding applica la riabilitazione progressiva come buona pratica, ove possibile, a seconda del tipo specifico di metodo di riabilitazione.
Diversi sono i progetti di riabilitazione che portiamo avanti con l’attenzione particolare al rispetto e ripristino della biodiversità, come quelli evidenziati di seguito.
Kudsk & Dahl, Danimarca
Kudsk & Dahl, una società controllata da Cementir che produce aggregati in Danimarca, è impegnata nella valorizzazione della biodiversità all'interno delle due cave situate a Hostrup e Dybvad. Nel 2023 Kudsk & Dahl ha pubblicato una Roadmap focalizzata sulla difesa della biodiversità nelle proprie cave e sulle attività di riconversione da attuare nelle cave una volta terminata l’attività estrattiva. Tale roadmap specifica le iniziative messe in atto per soddisfare i principi e gli obiettivi generali di conservazione e valorizzazione della biodiversità nelle aree in cui Kudsk & Dahl estrae le materie prime, sia nelle cave di attualmente coltiviate che in quelle future. Queste iniziative sono finalizzate alla conservazione e al ripristino degli habitat naturali, alla salvaguardia delle specie in pericolo e alla mitigazione dell’impatto ambientale, in particolare prima, durante e dopo l'estrazione delle materie prime.
CCB, Belgio
CCB, con tutte le sue cave, (quella non più coltivata di Gaurain, l'attuale cava di Clypot e la futura cava di Barry), lavora continuamente a iniziative volte a migliorare la biodiversità. Dopo il coinvolgimento nel "Life in Quarries Project", CCB sta avviando nuove iniziative a questo scopo. L'impegno di CCB si estende oltre il completamento del progetto Life in Quarries, con un'attenzione particolare al mantenimento e all'amplificazione delle azioni a favore della biodiversità. Ogni anno, a partire dal 2022, viene redatta una relazione annuale di riepilogo per elencare le azioni attuate e pubblicare gli indicatori di monitoraggio. Dal 2022, il progetto è entrato nella fase post-life, ossia un impegno a lungo termine per mantenere le azioni implementate per un periodo di almeno 15 anni.
La cava di ghiaia di Oksenvad è stata trasformata in un'area naturale ed è ora aperta al pubblico.
La gestione della biodiversità
Comprendiamo l'importanza delle cave per la biodiversità e la conservazione della natura. Una priorità fondamentale è proteggere e preservare gli ecosistemi e contribuire a ridurre la perdita di biodiversità durante il ciclo di vita di una cava attraverso una buona gestione del territorio, un'adeguata pianificazione delle attività di cava e il processo di riabilitazione.
Miriamo a sviluppare un piano di gestione della biodiversità per tutti i siti sensibili alla biodiversità e con un alto valore di biodiversità per mantenere o migliorare i valori di biodiversità durante le fasi operative e post-chiusura e per determinare i rischi e le opportunità prima dell'inizio dell'attività mineraria.
Per raggiungere questo obiettivo lavoriamo in collaborazione con stakeholder locali ed esperti esterni.
Progetti di riconversione delle cave, di rispetto per la biodiversità, ma anche di recupero del calore in eccesso per attività di teleriscaldamento.